Sant'Angelo d'Acri
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Il 19 ottobre del 1669 nasceva in Acri, dai coniugi Francesco Falcone e Diana Enrico un prodigioso bambino cui fu imposto il nome di Lucantonio. Era ancora fanciullo quando suo padre morì, La madre si prese cura del figlio: lo mandò a scuola per vederlo dotto e lo stimolava all’esercizio della fede per vederlo santo, e così fu. Adolescente, Lucantonio pensa di entrare in un convento dei Cappuccini, ma dopo pochi giorni trova la regola monastica troppo rigida e se ne torna a casa. A 19 anni, inquieto e tormentato, chiede di nuovo di entrare in convento, ma per la seconda volta viene vinto dal demonio. Finalmente nel 1690, a 20 anni, chiede a Padre Antonio di Acri, Padre Provinciale dei Cappuccini, di essere accolto in convento. Inizia così il noviziato nel Convento di Belvedere Marittimo, veste il saio dei Cappuccini e cambia il suo nome in Frate Angelo da Acri. Intraprende un cammino di fede fatta di mortificazioni e penitenza e al termine dell’anno di noviziato prende i voti giurando UBBIDIENZA – POVERTA’ – CASTITA’- UBBIDIENZA: per frate Angelo ubbidire a tutti, superiori e inferiori, era naturale. Desiderava rimanere frate perché si sentiva indegno di diventare sacerdote, ma poiché gli venne imposto dal suo Superiore, ubbidì umilmente. POVERTA’: nell’esercizio di questa virtù, imitava Cristo. La povertà per lui era la vera ricchezza. Non usava mezzi di trasporto, gli bastavano le sue gambe; per vitto gli bastava qualche oncia di pane nero e una brocca d’acqua; vestiva i panni che gli altri frati smettevano dopo averli lavati e rattoppati. CASTITA’: amava la purezza e rimase vergine dalla culla alla tomba, non solo nel corpo ma anche nella mente. Chiese ed ottenne dal Signore il raffreddamento e l’insensibilità delle sue carni per non sentirsi attratto dai piaceri terreni. La sua vita fu quasi una continua estasi. In Belmonte, predicando sul SS. Sacramento, rapito in estasi, volò in aria in atto di adorazione vicino al Sacro Ostensorio e non fu l’unica volta. Dobbiamo, inoltre, ricordare anche i fenomeni di bilocazione e le profezie sempre avveratesi. Il 30 ottobre del 1739, di venerdì, il Beato Angelo si spense all’età di 70 anni. Nel 1825 il Sommo Pontefice Leone XII lo decretò BEATO.