Essa era la sede dell’Arciprete, cioè il primo prete di Acri, come si rileva dallo stemma posto sul portale d’ingresso. Ubicazione: Questa Chiesa è situata nel rione Castello, tra Padia e Picitti. Periodo di costruzione: Probabilmente nell’XI secolo. Le nostre valutazioni : Essa è in stile Romanico. La tradizione vuole che le ossa di San Nicola di Bari siano state trasferite in questa Chiesa. È a pianta basilicale ad una sola navata. Nell’interno vi è un fonte battesimale ricavato probabilmente da un capitello paleocristiano; sulla parete dove è posta l’acquasantiera, si trova un frammento di affresco, che era stato ricoperto dall’intonaco. Sulla parete sinistra abbiamo notato delle strette monofore che, insieme all’arco a sesto acuto tra la navata e il presbiterio, testimoniano la sua antica origine (l’arco è tipico dei Cistercensi). Sulla parte posteriore sinistra c’è una scala a chiocciola che conduce su una terrazza dove si  adotta un monumentotrova la torre campanaria. A destra della navata vi è una cappella di forma quadrangolare dalla quale si accede alla sacrestia. Nella cappella vi è un altare in pietra, con quadro della Sacra Famiglia e due monofore ai lati. Sulla volta vi è un quadro dell’Addolorata tra S. Nicola e S. Michele. Proprio sul soffitto si vede un’infiltrazione di umidità per cui, se non si interviene subito, l’edificio rischia di crollare. Sul muro esterno, vicino la torre campanaria circolare, vi è una macchia rossa. La leggenda vuole che tanto tempo fa un saraceno, per disprezzo della religione cattolica, abbia colpito con la sua scimitarra questa pietra che, per miracolo, iniziò a sanguinare; alcuni sostengono che il saraceno si convertì, altri, invece, sostengono che morì. Materiale di costruzione: pietra, laterizi e malta comune. Essa era la sede dell’Arciprete, cioè il primo prete di Acri, come si rileva dallo stemma posto sul portale d’ingresso. Relazione scritta dagli Alunni di III Media.

Prima del restauro

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Dopo il restauro

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