Nella seconda metà del 1600 la configurazione di Acri era di tipo rurale e le costruzioni davano l’idea del bisogno di difendersi e sopravvivere; non evidenziavano necessità di stile architettonico. Si potrebbe definirlo il “quartiere gentilizio” poiché abitato dai: Civitate, Lavorato, Fagnano, Bernaudo, Basile, Falco e Capalbo. Le costruzioni erano a uno o due piani: erano costituite da un unico vano oppure erano strutturate in zona giorno al pian terreno (che a volte diventava ricovero anche per gli animali) e zona notte al piano superiore. Successivamente vennero costruite abitazioni più ampie destinate all’uso residenziale e a deposito di derrate alimentare.